ll progetto Oxyless prevede la messa a punto di un test rapido ed economico che permetta di stimare l’ossidabilità specifica di ogni vino in più fasi della sua lavorazione. Il test permetterà di valutare e quantificare gli effetti di diverse pratiche viticole ed enologiche sulla sensibilità del vino all’ossidazione e l’applicazione delle conoscenze acquisite sarà utilizzata per la produzione di un nuovo prodotto: vino frizzante o spumante bianco o rosato da uve sangiovese, oltre che per l’individuazione delle buone pratiche di cantina per ottenere vini rossi con lunga vita commerciale utilizzando strategie sostenibili di vinificazione.
Mercoledì 19 maggio, nella sessione mattutina del congresso Enoforum Virtual, Piergiorgio Comuzzo dell'Università degli Studi di Udine ha parlato di approcci integrati per stimare l'ossidabilità dei vini.
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Inoltre, lunedì 14 giugno alle ore 11, Piergiorgio Comuzzo insieme ai partner di progetto, Cantina Sociale dei Colli Fiorentini (capo fila), ISVEA e Vinidea hanno fatto il punto sui risultati del progetto con una particolare attenzione agli aspetti pratici legati alla stima dell’ossidabilità e gli effetti di diverse pratiche viticole ed enologiche sulla sensibilità del vino all’ossidazione.
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